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    Bijlage no. 13 Bij no. 5089
    Bijvoegsel bij een brief van C. Marin dd. 6 maart 1641.1

    Di Roma, le 9 di Febraio.

    Mentre il Papa sentiva la messa, nell'atto dell'elevatione un prete Milanese,2 che pur stata ad udir la messa, comminciò con alta voce a dire: ‘Giustitia, santissimo padre, udienza, beatis-

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    simo padre, che di 30 memoriali non ho havuto alcuno rescritto.’ E mentre i bussolotti di Sua Beatitudine procuravano di farlo tacere, tanto più gridava replicando le medesime parole. In fine fu portato al maestro di camera, doppo esser stato cacciato fuori, e questo si chiamava il prete Capitani ch'era stato confessore in Milano, ch'adesso haveva una cura in quella diocese e ch'era venuto a Roma per difendersi dal cardinale Monti3 che l'ha perseguitato in diverse maniere sino coll'inquisitione. Fatta la relatione al papa, diede ordine che fosse ritenuto dalle guardie e fosse condotto alli pazzarelli, il che non fu approvato da tutti e vogliono molti che i padroni siano ingannati da' ministri.

    Una gran perdità è stata quella della fattione Spagnuola nella morte del cardinal d'Ascoli,4 perchè in lui erano poste le maggiori speranze per l'occasione d'un conclave, non che stimassero haverlo mai al pontificato per la memoria fresca di suo nipote, che fu fatto morire qua,5 ma sì bene per valersene di cimbello o col proporre luy almeno far cader l'elettione in altro soggetto diffidente. Ma la fortuna de' Barbarini gli ha levati di tale speranza, e si duole perciò la fattione sudetta di tanta perdità, pensando hora di convertire come si crede i suoi pensieri in Cennino.6 Questo procura di venir alle corte, e già s'è portato di Faenza, sua residenza, ad alcuni suoi luoghi distante qua tre giornate, per disgusti ricevuti in quella città, ove mentre trattava pace tra due gentilhuomini principali, gline fu ammazzato uno nel proprio palazzo, con occasione ch'egli era andato da Sua Eminenza.

    Havendo un tal prete7 trovato alcune scritture antiche dalle quali dice haver notitia del luogho, ove sta un tesoro qui in Roma, è ricorso al signor cardinale Antonio,8 come camerlengo di sua chiesa; ha ottenuto di far cavare con che debba spendere del suo et in caso di trovare cosa alcuna darne un terzo alla camera, et un altro a' possessori del sito che sono i monachi olevitani. Ha il detto comminciato l'impresa e trovatevi 4 stanze profunde assai con dentrovi un huomo morto e diversi legni, che dice egli esser buoni, onde continua l'opera.

    S'intende che la republica di Lucca manda a Roma un gentilhuomo,9 per trattare delle sue controversie con la Sede Apostolica, senza insistere che sia sospeso l'interdetto e la scommunica come per il passato pretendeva che dovesse succedere avanti che partisse il medesimo gentilhuomo, o almeno doppo che s'erà incaminato. E'però assecurata la republica che dando questa sodisfattione a nostro signore ritroverà poi tanta facilità con Sua Beatitudine che prestamente s'accommoderanno le partite con gusto reciproco d'ambe le parti. Nostro Signore sta un poco meglio, non è, però, totalmente rimesso, ne restono da temer i nepoti per gli essempi continuoi che veggono d'accidenti d'appoplessia, havendone adesso pur havuto uno sugli occhi d'un assistente di camera di Sua Beatitudine caduto morto all'improviso.

     

    Quelques-uns escrivent que le pape a canonisé le S. Canuts qui jadis a esté roy des Gots et Suédois en Italie,10 ce qui n'est pas sans mystère.

    Notes



    1 - Copie Stockholm, RA, Gallica 10. Handl. tillh. Hugo Grotii beskickning 1639-1641. Oorspr. De bijlage is geschreven door de klerk van C. Marin; het postscriptum is van Marins hand.
    2 - Niet geïdentificeerd.
    3 - Kardinaal Cesare Monti († 1650), aartsbisschop van Milaan; zie Gauchat, Hierarchia IV, p. 237.
    4 - Felice Centini (1562-1641), bekend als ‘cardinale d'Ascoli’; vgl. Pastor, Gesch. Päpste XIII 2, p. 28, 228 en DBI XXIII, p. 593-597.
    5 - Giacinto Centini (1597-1635); hij werd ter dood veroordeeld, omdat hij met duivelskunstenarijen de dood van paus Urbanus VIII had willen bewerkstelligen. Zie DBI XXIII, p. 597-600.
    6 - Kardinaal Francesco Cennini (1566-1645), bisschop van Faenza en, sinds 25 februari 1641, bisschop van Sabina. Zie voor hem DBI XXIII, p. 569-571.
    7 - Niet geïdentificeerd.
    8 - Antonio Barberini.
    9 - Vgl. infra, bijlage 40 en 41; hier wordt een zekere Burlamachi als gezant van Lucca te Rome vermeld.
    10 - Marin zal hier doelen op de Deense koning Knut IV (†1086), patroonheilige van de Denen en Zweden in Italië. In 1670 werd in Rome te zijner ere een kapel ingericht in de S. Maria in Traspontina. Zie Bibliotheca Sanctorum III, Rome 1963, kol. 755-758.