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    733

    Bijlage no. 22 Bij no. 5174
    Bijvoegsel bij een brief van C. Marin dd. 8 mei 1641.1

    Di Milano, li 30 d'Aprile.

    Ivorea si ritrova hora in mal stato, venendo furiosamente battuta da Francesi da tre parti et hanno fatta buona breccia corre pericolo a perderse. Si stava per momento attendendo che fosse dato l'assalto generale, se ben quelli che sono di dentro in numero di due milla, tutti buona gente con buoni capi, faranno ogni possibile per ributtarli, non essendosi in conto alcuno prestato orecchio a partiti de' Francesi sopra la resa. Il prencipe Tomaso ha in campagna 7m. fanti et 3m. cavalli; s'avanzava a quella volta per attaccar Francesi, e di già si sono incomminciate scaramuzze fra la cavalleria dell'una parte e l'altra, e si sta attendendo il successo. I difensori han fatto sin hora diverse sortite, e nell'ultima vi restarono morti molti Francesi, e molti altri priggioni, et in particolare anque officiali. Il conte Seruella2 governatore si ritrova a Verselli, ove si fa piazza d'arme. Il cardinale Trivultio3 s'è avanzato a Santià, ove s'è fatta l'unione delle genti Spagnuole et del prencipe Tomaso. Il comte d'Harcourt4 è gionto a Torino con due reggimenti d'infanteria e 500 cavalli, et a Genoa l'ammirante di Castiglia et il marchese di Carazana5 con 500 cassette de reali e due di doppie. Il nomero de' Francesi tutto che sono all'assedio d'Ivrea non è che di 5m. fanti e 2m. cavalli, che battevano la campagna, et hora sono rinforzati dal Harcourt con altri tre milla Francesi e 500 cavalli.

    Nel serrar le lettere s'intende, che cinque furiosi assalti in tre hore ha dato il comte d'Harcourt alla città, cittadella e castello d'Ivrea doppo d'haver fatto due brescie, ma sempre ributtato con morte de' molti soldati. E s'inteso dal medesimo Harco(ur)t che l'essercito spagnuolo s'era appressato a Bolagno, discosto solo un miglio da quella piazza, s'è levato dall'assedio e condottosi ad incontrarlo et attaccata l'avanguardia, ma corraggiosamente ha sostenuto il prencipe Tomaso con danno reciproco, ma molto considerabile per la morte de' migliori capi dell'una e l'altra parte. Hora stava riposando l'essercito spagnuolo, risoluto per avanzarsi per portar il soccorso alla piazza, osservando fra tanto qual risolutione prendino Francesi. Sempre più fedeli e costanti isperimenta il prencipe Tomaso quelli sodditi P[i]emontesi e sono accersi anche due milla Vallesiani sotto 'l commando suo, che forsi questi per es(sere) vilani prattici della valle e colli d'Ivrea e d'Agosta potrebb(e) far risolvere Francesi ad abbandonar l'assedio.

    La republica di Lucca dà un terzo per l'occorrenze d'Italia. Il duca di Modena6 permette le recrude nel suo stato per servitio di Spagna. L'istesso fa il gran duca.7 Hora s'intende che Francesi habb(iano) ripassata la Dora sopra i ponti di barche, che havevan fatto per combatter Spagnuoli.

    Notes



    1 - Copie Stockholm, RA, Gallica 10, Handl. tillh. Hugo Grotii beskickning 1639-1641. Oorspr. De bijlage is van de hand van de klerk van C. Marin; het opschrift is door Marin toegevoegd.
    2 - Juan de Velasco y de la Cueva, graaf van Siruela, Spaans vice-goeverneur van Milaan.
    3 - Giovanni Giacomo Teodoro, kardinaal Trivulzio (no. 5041 n. 26).
    4 - Henri de Lorraine, graaf van Harcourt, Frans opperbevelhebber in Noord-Italië.
    5 - Juan Alfonso Enríquez de Cabrera, admiraal van Castilië, de nieuwe onderkoning van Sicilië (no. 5121 n. 8), en Luis de Benavides Carillo y Toledo, markies van Caracena, officier in Spaanse dienst (dl. XI, p. 708 n. 10).
    6 - Francesco I d'Este, hertog van Modena.
    7 - Ferdinando II de' Medici, groothertog van Toscane.