756
Di Roma, di 2 di Novembre.
Castro viene da ecclesiastici bene custodito, proveduto e munito. Per avvisi capitati qua che 'l duca di Parma2 armi potentemente e minacci invasione il Bolognese et il Ferrarese, non solo si è fatto marchiare a quella volta buon numero di gente dalla Romagna e dalla Marca, ma vi si è spinto ancora il signor Don Taddeo,3 nipote di Sua Santità, come generale di Santa Chiesa; il quale partì Lunedì con numerosa comitiva e farà la sua residenza in Bologna. Alla una volta son partiti hoggi per andare a trovarlo et assistergli li marchesi Massky [sic] et Malvasia4 come capi da guerra. Gionse anche qua un Bali di Balerse,5 soldato di consummata esperienza, et è chiamato dal pontefice per valersene nelle presenti occorrenze. Corriero di Modena capitato qua ultimamente porta l'abboccamento di quell'Altezza6 coll signor duca di Parma, seguito a' confini de' loro stati. E' qualch'apertura di trattato di accommodo, per il cui conseguimento si aspetta ben presto con spresse commissioni del re Christianissimo il signor di Fontane,7 ambasciator di Sua Maestà. Qui si prospetta doppo l'acquisto di Castro di non far mossa alcuna, che per la semplice offesa e quanto al negotio di tenerli aperto l'orecchio o ben inclinato l'animo, per tutto ciò che possa farsi senza pregiudicio e con la conveniente dignità del pontefice e di Sede Apostolica. Uscì finalmente la scritta cittatione o monitoria, con cui vien chiamato il duca di Parma a comparire personalmente a descolparsi de' delitti appostigli da tutti gli altri deffendenti, s'egli offerisse salvacondotto per ogn'altra colpa, di cui per inanzi fosse stato agravato e s'egli concede anche per sua sicurezza di poter venire con qualch'accompagnamento et non comparendo, s'egli protesta la dichiaratione, edesso incorso in tutte le pene contenute ne' monitorii precedenti per se et successori suoi, ancora nonostante qualsi voglia privileggio al quale si pretende haver derogato. Sopra l'ammissione dell'ambasciatore portughese8 non si penetra essersi fatta rissolutione alcuna. In tanto rimane egli in Piacenza ad aspettar nuovi ordini de suoi superiori et è sito forse anche de' negotiati, che terrà qui per una tal materia il signor di Fontane. Si publica, che 'l duca Savelli9 sarà dichiarato da Cesare per suo ambasciatore ordinario in questa corte, e che ne habbia già havuto il placet da Sua Santità.
L'ambassadeur de France est arrivé à Rome ayant conféré à Florence avec le gran duc10 sur le suject des affaires du duc de Parme, qui ne... fort,11 aussy bien que son beaufrère le duc de Florence et les Vénétiens doutans du succez de la négociation aimable. C'est un affaire de gran conséquence et qui pourra embraser un gran feu en Italie, ceux de Lucca n'estans pas encor réconciliés avec le pape, ny l'ambassadeur du nouveau roy de Portugal recogneu pour tel par le pape.