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Di Milano ultimo Aprile 1640.
Eccesivo è stato il danno et il sconcerto per le cadute piogge alle reggie soldatesche sotto Casale, la escresenza del Po havendo asportati i ponti, il vento le trabache et l'afflitta soldatesca essendo rimasa nell'acque et fango sino alla cintura. Hanno aceso i Spag.li il fuoco alla mina constituita sotto Rossignano, ma con una contraria gl'hanno i defensori levata la polvere.
Si va il reggio essercito dai dissaggi, dalle fughe, dalle sortite notabilissime de Casalaschi, dai colpi del artiglieria frequenti e mai fallaci sempre più indebolendo, ridotto a 9 mila fanti incirca et 2500 cavalli con impossibilità di prestamente accres[c]erlo con l'aiuto de paesani et guastatori, che di qua si chiamano al campo si ripigliano i lavori per gli approcci ritardati dal di sopra espresso disaggio.
Li Casalaschi unitissimi con Francesi si promettono mantener longamente la piazza. De pensieri del signor conte d'Arcurt2 stanno in grande apprehensione gli Spag.li massimamente per il suo cambiar posto ogni terzo dì.
Il signor prencipe Tomaso3 più che mai essacerbato dalla istanza, che li fa Leganes4 di 2 mila fanti di quelli, ch'assistono alla diffesa di Torino, tira avanti i suoi maneggi d'accordo con la cognata.
Per rinforzare lo essercito si principia già a parlar d'espeditioni di cernide; si pensa a levare ne Suizzeri et di procurar che anco acconsentino ad uscir fuori in campagna. Si sollecitano soldatesche da Napoli et quando il bisogno si ricercasse, si calcola sopra la gente amassata dallo Enriquez5 in Tyrolo per l'Alsatia. Il signor conte Mandelli6 è ritornato dal campo ne par che più si pensi di mandarlo a risseder a Mantova.
Il Cabionetta7 arrivo a Leganes ne serve il tempo, ancora chè i suoi maneggi si sapiano, se bene publicano Spag.li che sia con ordine della principessa di Mantova8 a Monferrini d'assoldarsi fra le armi di sua Maestà et a Casalaschi di rendersi quando vegano il pericolo d'un sacco vicino.
Fra tanto s'intende, che l'Arcurt con 6 mila fanti et 2500 cavalli et 8 pezzi di cannone sii arrivato a Rossignano per soccorer Casale.
Di Milano primo Maggio per aviso d'un mercante.
In questo punto vien aviso qualmente la notte passata era arrivato un corriere a Bremo portando, che Francesi essendosi avicinati li 28 del passato al campo Spag.lo sotto Casale l'habbino con tanta furia attaccato che tutta quell'armata fu messa in scompiglio, essendo stata forzata d'abbandonar con la fuga l'assedio, lasciando in dietro quattro pezzi di cannone et 3 mila huomini parte amazzati parte annegati nel Po, parte fuggiti. Il signor marchese di Leganes si è ritirato in Breme insieme con il signor don Francesco Pallavicino de Capelli, thesoriero generale, ma con morte et ruina de suoi carozzeri, cavalli et perdita sino delle carozze et altri bagaglii. Il mastro di campo don Luis del Incastro9 si dice esser
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morto. Il marchese Caracena10 ferito a morte, il capitano Carpano è morto, 'listesso dicono del capitano Bernardo Cosate et de molti altri capitani la destintione de quali sin hora non s'è intesa. Gli officiali del soldo non si trovano, che fa dubitare se siano fuggiti o morti, cosi anche alcuni altri officiali del signor thesoriero generale: molti si sono precipitati nel Po volontariamente credendo in quel modo salvarsi, ma si sono affogati, altri caduti per disgratia per sua fuga, et molti altri cascati nel medesimo Po mentre fuggivano sul ponte, il qual si spezzò; si doverà perciò in breve saper la destintione delli morti et fuggiti.De Francesi ve ne sono anche restati molti morti et feriti e tiensi, che se havessero voluto seguitar da dovero gli Spag.li senza darsi al sacco, haveriano potuto ruinare tutta quell' armata.